Cervello maschile: una coppia abbracciata a letto

“A cosa stai pensando?”: quando il cervello maschile si spegne!

Non è semplice esprimere sensazioni ed emozioni subito dopo il sesso… soprattutto quando entrano in gioco le grandi differenze tra il cervello maschile e femminile!

Quante volte vi è capitato che quella sensazione di pacifico oblio in cui si può amabilmente sprofondare a seguito di un orgasmo, venisse turbata ed infranta dalla sequenza di parole “A cosa stai pensando”? E quante volte non avete sinceramente saputo rispondere altro che “a niente” ad una partner che probabilmente sperava in una risposta diversa, che magari magnificasse lei ed il momento che avevate appena vissuto assieme?

Emozioni e cervello, in questo caso, non sono collegati e, chiaramente, non siete i soli e nemmeno dei mostri egocentrici e insensibili; siete semplicemente uomini.

Uomo e donna sono diversi: secondo uno studio condotto dagli scienziati dell’Inserm (Institut National de la Santé et de la Recherche Médicale), la tendenza dell’uomo a zittirsi e sospendere le interazioni dopo il sesso non è causata da mancanza di sensibilità o empatia, ma da un’esigenza fisiologica del cervello maschile, che tende a “spegnersi” proprio dopo l’orgasmo.

Dopo il rapporto sessuale, c’è una grande differenza di comportamento tra uomini e donne.

A pochi minuti dall’eiaculazione, infatti, l’amigdala trasmette al cervello maschile l’impulso di acquietare il desiderio sessuale e l’organismo comincia a produrre maggiori volumi di serotonina e ossitocina, che inducono la sensazione di necessità di un benefico riposo.

L’equipe di neuroscienziati francesi ha analizzato l’attività dell’encefalo nell’uomo durante e dopo l’orgasmo rilevando, nella fase post, un sostanziale spegnimento della corteccia cerebrale, ovvero dell’area deputata al pensiero.

Chiaramente spiegare questi concetti in quel momento di cervello spento sarebbe estremamente difficile, se invece doveste riuscirci lo sforzo necessario vi imporrebbe di riattivare il pensiero e distruggere definitivamente la preziosa sensazione di pace.

Provate a buttare li queste informazioni sulla struttura del cervello umano in una conversazione qualunque e qualora la domanda dovesse comunque arrivare, potrete rispondere senza sensi di colpa: “a niente!”.